Il lato cieco
26 Novembre 2023Il docente deve essere a protezione del ragazzo senza sovrapporsi a lui e deve aiutarlo a scoprirsi strato dopo strato.
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Il docente deve essere a protezione del ragazzo senza sovrapporsi a lui e deve aiutarlo a scoprirsi strato dopo strato.
Una patologia psicologica sta prendendo sempre più piede: l’alessitimia, l’analfabetismo emotivo e la scuola deve farsene carico con i suoi strumenti.
L’estetica è una delle sei dimensioni della conoscenza, ma, per quanto abbia la stessa importanza delle altre, ed anche maggiore, non sempre viene adeguatamente utilizzata nella pratica didattica. La sua promozione aiuterebbe molto anche nell’acquisizione delle finalità di educazione civica.
L’educazione alla salute, ascesa alla ribalta negli anni ’90 del secolo scorso, è stata oscurata dall’educazione alla convivenza civile ma oggi si prende la sua rivincita in seno all’educazione civica.
L’intelligenza funziona meglio quando si è felici. Questo è l’assunto della warm cognition, ricerca portata avanti dalla professoressa Daniela Lucangela dell’Università di Padova. La scuola dovrebbe abbandonare definitivamente la cultura del giudizio per stipulare un’alleanza educativa contro l’errore.
Prendendo spunto da due articoli, parliamo di empatia da acquisire e da insegnare da parte dei docenti e degli alunni. In particolare, si segnale la proposta di legge di introdurre l’insegnamento delle competenze non cognitive (life skills), riconoscendo loro, finalmente, l’importanza che meritano.
La teoria della mente è quella caratteristica che aiuta a comprendere lo stato d’animo di chi abbiamo di fronte e ad anticiparne le mosse. Tale caratteristica può essere aumentata dalla lettura dei classici.
L’Agenda ONU 2030 propone un nuovo modello di società basato sulla responsabilità individuale e collettiva in termini sociali, ambientali ed economici, finalizzati ad evitare il collasso dell’ecosistema terrestre. Ed in questo un grande aiuto può e deve venire dalla scuola.
L’educazione alla cittadinanza globale non è solo sviluppo sostenibile, ma anche rispetto dei diritti umani, in particolare il diritto ad un’0educazione di qualità, e difesa della dignità individuale e delle comunità.
Viviamo in una società che si è lasciata asservire in modo completo dalle leggi del mercato e del profitto. Per Sua Altezza IL PROFITTO si mettono alla luce bambini su ordinazione con caratteristiche ben definite. E se qualche cosa va storto li si tratta semplicemente come “scarti di lavorazione”.