Cultura è libertà
1 Maggio 2022La cultura è dato essenziale per difendere la nostra libertà dall’attacco delle sempre più numerose notizie abilmente manipolate ed artefatte per portarci verso alcune conclusioni preparate ad arte da altri.
Condividere è crescere insieme
La cultura è dato essenziale per difendere la nostra libertà dall’attacco delle sempre più numerose notizie abilmente manipolate ed artefatte per portarci verso alcune conclusioni preparate ad arte da altri.
L’Agenda ONU 2030 propone un nuovo modello di società basato sulla responsabilità individuale e collettiva in termini sociali, ambientali ed economici, finalizzati ad evitare il collasso dell’ecosistema terrestre. Ed in questo un grande aiuto può e deve venire dalla scuola.
Ogni giorno ascoltiamo notizie, a volte anche drammatiche, che riguardano comportamenti di giovani e ragazzi che sono indice di una relazionalità sbagliata e di mancanza dei valori universali. La scuola è chiamata ad intervenire in modo efficace proponendo e perseguendo le competenze di cittadinanza.
La new economy cerca sempre nuove strade per alimentare i consumi e di riflesso i propri guadagni. Da qualche tempo ha preso piede l’economia dell’attenzione e, ancor di più, l’economia del gratuito. La scuola deve fornire ai ragazzi gli strumenti per decidere razionalmente in modo da effettuare acquisti consapevoli.
La cancel culture è la cultura della cancellazione sociale dell’altro per le motivazioni le più diverse. A tale non-cultura ha dato un grande aiuto la rete con la sua pervasività. La scuola deve combatterla con i mezzi che le sono propri: il confronto ed il dialogo.
Sarebbe molto opportuno andare a leggere, ancora una volta, le Indicazioni nazionali 2012 ed il documento Indicazioni nazionali e nuovi scenari per prendere nuovi spunti e nuovo entusiasmo nella quotidiana attività di insegnamento.
L’articolo propone una riflessione su quale dovrebbe essere il ruolo attuale della scuola per combattere la deriva sui diritti che ha caratterizza la nostra società. Il punto di partenza dovrebbe essere rappresentato dalla cittadinanza e dalla sostenibilità.
L’educazione alla cittadinanza globale pretende un cambio di paradigma della scuola che deve diventare spazio di scambio, di riflessione e di progettazione comune.
L’educazione alla cittadinanza globale non è solo sviluppo sostenibile, ma anche rispetto dei diritti umani, in particolare il diritto ad un’0educazione di qualità, e difesa della dignità individuale e delle comunità.
L’educazione alla cittadinanza globale riguarda certo la scuola, ma non solo. Essa permette, con un’ampiezza di 360°, di dare uno sguardo critico e disincantato alla cosiddetta società globale ed alle sue tante criticità.