L’animatore digitale
27 Agosto 2023Con il PNSD è stata introdotta la nuova figura dell’animatore digitale, un collega che ha la funzione di stimolare l’alfabetizzazione digitale e l’informatizzazione della didattica.
Condividere è crescere insieme
Con il PNSD è stata introdotta la nuova figura dell’animatore digitale, un collega che ha la funzione di stimolare l’alfabetizzazione digitale e l’informatizzazione della didattica.
Quando gli adulti hanno le idee chiare, i giovani rispondono in modo sorprendente, mettendo in campo la loro vitalità e la loro creatività.
Ci hanno sempre insegnato che l’obbedienza è una virtù, poi è arrivato don Lorenzo Milani sovvertendo le carte. E la scuola dovrebbe farsene carico.
L’educazione civica impone un confronto con il mondo ed il volontariato può rivelarsi una risorsa importante.
La lezione frontale e la conseguente didattica trasmissiva hanno fatto il loro tempo, oggi c’è bisogno di metodologie più coinvolgenti che mettano il ragazzo al centro del processo di insegnamento-apprendimento e la didattica esperienziale assolve efficacemente tale compito.
Una patologia psicologica sta prendendo sempre più piede: l’alessitimia, l’analfabetismo emotivo e la scuola deve farsene carico con i suoi strumenti.
Vi sono due fazioni: una pro e l’altra contro l’utilizzo del telefonino in classe. Al solito la risposta sta in un uso oculato e razionale.
Un brano di Giorgio Gaber -Un bambino- come punto di partenza per una riflessione sul modo di essere adulti e sullo sguardo da riservare ai bambini.
La sortita del ministro Valditara circa il valore formativo dell’umiliazione la dice lunga su come intenda la scuola, così come la sua proposta di ridurre gli istituti scolastici.
Nella scuola secondaria di primo grado il docente è chiamato primariamente a gestire il passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza e per farlo deve ricorrere e sfruttare la componente emotiva ed affettiva sia propria sia degli alunni.