Voglio essere Franco!

Questa pagina è dedicata ai contributi gentilmente messi a disposizione dall’amico Franco Federico, docente  in quiescenza ma dallo spirito ancora criticamente vivo. Vengono proposti articoli che toccano tematiche diverse ma tutti accomunati dall’essere permeati dall’acuta intelligenza e dallo sguardo curioso e disincantato di chi, guardando il mondo, vede cose che ad altri sfuggono. Leggere queste pagine non porta a delle risposte, bensì a porsi delle domande per dare un senso diverso alla nostra vita. Ancora più interessante, sicuramente per l’ampiezza della potenziale platea, sono gli articoli chi parlano di Politica. La maiuscola non è un refuso di stampa ma indica la gestione responsabile della cosa pubblica, non certo l’affannosa rincorsa di poltrone, prebende e privilegi cui assistiamo giornalmente. La pagina politica

Decalogo del galantuomo
Un altro articolo del caro amico Franco. Questa volta si confronta, e ci porta a riflettere, su una figura che, ahimè, tende a scomparire al pari del panda: il galantuomo. Con il solito, tranquillizzante almeno quanto graffiante e dirompente stile che lo contraddistingue e che abbiamo imparato ad amare ne enumera le caratteristiche, senza tralasciare qualche frecciatina verso alcune istituzioni che dovrebbero essere le fornitrici ufficiali

Cosa è cambiato con facebook
L’articolo, pubblicato sul numero di Aprile 2017, anno XX, de “Il Petilino”,affronta un tema che coinvolge non solo gli utenti del social per antonomasia, ma tutta la società, perché capace di modificare comportamenti ed atteggiamenti.

Fare il genitore
In un’epoca in cui prevale la società disgregata, il soggetto che ha subìto gli effetti più devastanti  ma che, nello stesso tempo, ne è artefice, è, senza dubbio, la famiglia ed il ruolo genitoriale, i cui contorni sono sempre più incerti.

Il giornalismo dei giorni nostri
La società e la tecnologia hanno modificato, ovviamente, il modo di fare giornalismo, infatti, la carta stampata ha dovuto arrendersi all’invadenza dell’informazione on line che ha canoni e tempi ben diversi.

Il ruolo della famiglia nell’educazione alla lettura
L’articolo affronta due problematiche importanti che stanno subendo, ognuna a suo modo, l’attacco impietoso di una pseudo modernità. La lettura e la famiglia, infatti, hanno perso molto del loro ruolo che, invece, andrebbe, oggi più che mai, potenziato e rafforzato.

L’acquisizione del sapere all’inizio del terzo millennio
La società moderna. sotto la spinta prepotente della tecnologia che avanza ad una velocità eccessiva, impone cambiamenti in tutti i campi. In particolare, nel campo dell’acquisizione del sapere bisogna confrontarsi con i nuovi media e piegarli ai propri bisogni.

TV internet ed i giovani d’oggi
L’articolo è dedicato al rapporto, spesso morboso, che i giovani hanno con tali strumenti ed alle conseguenze sui loro comportamenti e sul loro sviluppo, perché gli adulti non sono stati capaci di trasmettere il necessario spirito critico per valutare quanto la tecnologica mette loro a disposizione.

Verso un uso consapevole di tv ed internet
L’articolo mette in evidenza anche il lato positivo degli strumenti di cui oggi possiamo disporre, ma invita a farne un uso consapevole e ragionato, ad utilizzarli, appunto, come strumenti senza farsene condizionare.

Decalogo del bravo docente
Vi sono attività lavorative, nello svolgimento delle quali la professionalità non può essere simulata, né basta dichiararla a parole perché ne sia riconosciuto il possesso, ma va posseduta effettivamente. Così inizia questo interessante articolo.

Principali linee guida di didattica del latino
Con il solito acume dimostrato in tante occasioni, il Nostro ci indica una strada che, per quanto non interessi il primo ciclo, può ben essere presa a riferimento per l’insegnamento in genere.

Il “Breviarium Schipani”: frutto di lunghe ed appassionate ricerche
Il nostro ci presenta questo libro scritto a quattro mani da Riccardo e Filomena Schipani, padre e figlia, pubblicato dalla casa editrice Falco. si tratta, come dice il professore Federico nella sua presentazione, di un atto d’amore che ha portato ad una mole di lavoro veramente importante.

E’ tempo di telespettatori, non di lettori
Il bisogno dell’affabulazione, ancora ben presente, viene oggi soddisfatto prevalentemente dall’universo televisivo che offre, oltre alle fiction, addirittura la possibilità di mettere a fuoco la privacy di personaggi più o meno noti. esempi ne sono i reality e gli onnipresenti talk-show.

Perché tra i lettori diminuisce il consumo di letteratura
La letteratura ha dovuto cedere gran parte del suo spazio ad altri media: televisione, internet, social, ma anche i numerosi rotocalchi che occhieggiano, variopinti, dalle edicole. L’autore si chiede il perché di questo disinnamoramento che considera non certo positivo per la crescita morale dell’individuo.

L’orlando furioso di Franco Di Bella
Recensione del libro “Orlando furioso: il lettore, l’ironia, la corte” del professore Franco Di Bella, docente presso il liceo delle scienze umane “G. V. Gravina” di Crotone.

Decalogo del bravo studente
L’articolo mette in luce i comportamenti virtuosi e proficui, con cui lo studente può e deve contrastare l’imperante omologazione verso comportamenti massificanti.

Come accostare i giovani alla letteratura
La marginalizzazione della letteratura e gli effetti sulla crescita personale e morale degli studenti, ma anche l’inadeguatezza degli strumenti messi in campo dalla scuola: è questo il focus dell’articolo.

Dialogo tra un vecchio e la morte
L’articolo che ci regala Franco Federico ci sorprende ancora una volta. L’innominabile, il tabù per eccellenza, viene trattata, molto semplicemente, come un’interlocutrice con la quale confrontarsi serenamente. Quando si è vissuti in pace con se stessi e con il mondo, anche la morte diventa un’amica alla quale affidarsi serenamente.

Ci sono più poeti che lettori di poesie
Un altro articolo dell’amico Franco Federico che questa volta ci parla di poesia e della proposta che ne fa la scuola. In questo articolo, l’Autore ci propone un’impietosa analisi della situazione attuale fornendo una spiegazione tristemente realistica della motivazione alla scarsa fruizione della poesia.

Come è cambiata la TV
La televisione odierna propina ogni giorno programmi in cui “regna sovrana la confusione e si è perso ogni riferimento etico”. Ancora una riflessione che, ahimé, non è improntata al pessimismo ma soltanto ad una lucida analisi della realtà.

I giovani d’oggi
Un’altra critica tanto spietata quanto basata su dati di realtà e, come tali, incontrovertibili. Questa volta l’oggetto delle osservazioni e delle riflessioni dell’amico Franco riguardano i giovani d’oggi. E’ un articolo che in tanti dovrebbero leggere e su cui dovrebbero riflettere.

L’album della maturità dei Juredurè
I Jauredurè sono un gruppo il cui percorso musicale, iniziato con stilemi legati alla tradizione meridionale, ha oltrepassato gli angusti confini regionali per approdare a sonorità ed a testi di ampio respiro perché legati all’essenza stessa dell’uomo.

Renato Caruso
Da bambino si perdeva nell’ascoltare il padre che suonava il suo strumento. D’altro canto il genitore comprese da subito le aspitarazioni del figlio, ma pretese che imparasse a leggere lo spartito. Da questo prese l’avvio una carriera musicale che vede il petilino Renato Caruso duettare con i grandi ed incontrastati maestri della musica italiana.

Un Biglietto Di Andata E Ritorno
Dopo fiumi d’inchiostro versati sulla Calabria e sulla calabresità il rischio di cadere in luoghi comuni, nella retorica e in concetti triti e ritriti si è fatto ormai elevatissimo per chiunque voglia audacemente cimentarsi con la rivisitazione dello stesso argomento. Ma il diario “Un biglietto andata e ritorno” di Enzo Vigo, che si basa sul “partire, tornare e restare” che, secondo l’antropologo Vito Teti, costituiscono i motivi di una vicenda che in Calabria si ripete da sempre, senza compiere alcuna forzatura e risultando del tutto naturale dalla prima all’ultima parola, è riuscito a fugare detti rischi e a concepire sull’ormai classico tema del raffronto Nord/Sud pensieri che risultano in piena sintonia con le più complesse e variegate sensibilità del calabrese dei giorni nostri. In alcuni tratti, come quello del dialogo con le ultime generazioni giovanili, Vigo tocca venature di un’intensità e di una profondità che suscitano nel lettore riflessione e commozione insieme. L’andamento intensamente poetico della sintassi e l’accuratissima selezione lessicale contribuiscono non poco ad impreziosire la piacevolezza di questo bellissimo e, per certi versi, originale diario. (Franco Federico).