Il controllo
11 Giugno 2023Il controllo svolge un’importante azione migliorativa per il singolo e per la comunità ed ognun o deve effettuarlo o accettarlo con il giusto spirito.
Condividere è crescere insieme
Il controllo svolge un’importante azione migliorativa per il singolo e per la comunità ed ognun o deve effettuarlo o accettarlo con il giusto spirito.
Il docente deve avere sempre ben chiara la situazione in essere per cui deve dedicare tutto il tempo e l’attenzione necessari al controllo ed al monitoraggio delle attività didattiche.
Alcune riflessioni sulle competenze e sulle rubriche di valutazione. La semplice considerazione dell’infido terreno rappresentato dalla valutazione delle competenze porta alla stesura di tabelle sinottiche in grado di dare senso e compiutezza a tutto il processo valutativo, ma anche al lavoro in classe.
Le competenze hanno scalzato le conoscenze dal loro posto di fine ultimo dell’attività didattica. Le conoscenze, però, continuano a mantenere un ruolo essenziale per la loro strumentalità all’acquisizione delle competenze. Per appurare l’acquisizione delle conoscenze proposte la tabella a doppia entrata rappresenta un metodo veloce ed abbastanza descrittivo.
La valutazione è il punto focale di tutta l’attività di insegnamento-apprendimento. Deve essere intesa come un’attività che interroga il passato ed i risultati raggiunti ma che deve essere rivolta al futuro. L’articolo propone alcune riflessioni a partire dal D.Lgs 62/2017.
L’indagine OCSE-PISA 2018 ci ritorna un’immagine del nostro sistema scolastico non certo brillante. Il livello medio dei nostri quindicenni è ben al di sotto della media degli altri Paesi OCSE e permangono nette differenze tra le varie regioni italiane.
Nell’articolo si propone un software basato sulla gamification, cioè sull’inserimento delle tecniche di gaming, di gioco, nella didattica. Il software considerato è la piattaforma Flippity che permette ai ragazzi di cimentarsi in diverse tipologie di pseudo-giochi che possono aumentare e velocizzare l’apprendimento.
A quel tempo, quando frequentavo le prime classi della scuola elementare, il maestro ricorreva alla classica bacchetta di legno per punire gli errori più gravi. Oggi si tende a considerare l’errore una risorsa per il processo di insegnamento-apprendimento.
La scuola deve prendere consapevolezza del suo ruolo “politico”, cioè della sua funzione di attore protagonista nel miglioramento, non solo di ogni singolo studente, ma dell’intera società.