La dissonanza cognitiva
18 Dicembre 2022Ognuno di noi ha delle conoscenze, degli atteggiamenti e dei comportamenti che possono mancare di coerenza reciproca. In classe bisognerebbe sfruttare ciò per promuovere una conoscenza profonda e duratura.
Condividere è crescere insieme
Ognuno di noi ha delle conoscenze, degli atteggiamenti e dei comportamenti che possono mancare di coerenza reciproca. In classe bisognerebbe sfruttare ciò per promuovere una conoscenza profonda e duratura.
Momento principale dell’attività didattica è quella progettuale che, partendo dalla rilevazione dei bisogni, porta a formulare una risposta adeguata. Il presente articolo cerca di dare alcuni consigli in merito.
L’intelligenza funziona meglio quando si è felici. Questo è l’assunto della warm cognition, ricerca portata avanti dalla professoressa Daniela Lucangela dell’Università di Padova. La scuola dovrebbe abbandonare definitivamente la cultura del giudizio per stipulare un’alleanza educativa contro l’errore.
La riforma Moratti, con le sue tre “I”, ha sancito la deriva efficientista della scuola trasformandola in un’impresa, intaccandone di conseguenza le sue peculiarità primigenie.
Sul testo taoista “Wen Tzu”, conosciuto anche con il nome di “Capire i segreti” si può leggere la frase “Parlare è il modo di esprimere sé stesso agli altri. Ascoltare è il modo di accogliere gli altri in sé stesso”. Il docente dovrebbe ricorrere all’ascolto attivo per rendere molto più efficace l’attività formativa dei suoi allievi.
Il filosofo Umberto Galimberti ci dice che per insegnare serve capacità empatica e comunicativa. Questo implica il doversi rivolgere ad uno specifico studente, reale, e non ad uno studente standard. E proprio questo sostanzia la differenza tra autorevolezza ed autoritarismo.
Il presente progetto, elaborato dalla Dirigente Scolastica Maria Rosa Stumpo, non vuole essere una “ricetta” da utilizzare tal quale o un protocollo rigido, bensì una semplice bozza, una linea-guida che ogni docente, se lo vorrà utilizzare, potrà e dovrà contestualizzare.
Un episodio che ha del surreale, che si fa difficoltà a credere: maestra denunciata e condannata per aver redarguito dei ragazzini di quinta primaria per aver sporcato le pareti del bagno con le loro feci. È una situazione preoccupante.
Nella società attuale caratterizzata dalla velocità sarebbe molto opportuno instaurare con i ragazzi un rapporto basato sulla riflessione. Ci viene incontro la didattica metacognitiva basata sulla percezione del sé e del proprio stile di apprendimento.
La scuola deve trasformare sudditi in cittadini, ma anche la comunità deve dare il suo contributo e la sua collaborazione al percorso di formazione sociale e civile degli studenti. Bisogna che amministrazioni comunali, scuole e soggetti sociali diversi siglino concreti Patti educativi di comunità per migliorare la scuola e la comunità stessa.