L’ambiente di apprendimento
24 Settembre 2023Da più di un secolo, ormai, si parla di ambiente di apprendimento per cui sembra opportuna una piccola riflessione su questo tema centrale del processo di insegnamento-apprendimento.
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Da più di un secolo, ormai, si parla di ambiente di apprendimento per cui sembra opportuna una piccola riflessione su questo tema centrale del processo di insegnamento-apprendimento.
Ci hanno sempre insegnato che l’obbedienza è una virtù, poi è arrivato don Lorenzo Milani sovvertendo le carte. E la scuola dovrebbe farsene carico.
L’educazione civica impone un confronto con il mondo ed il volontariato può rivelarsi una risorsa importante.
Una patologia psicologica sta prendendo sempre più piede: l’alessitimia, l’analfabetismo emotivo e la scuola deve farsene carico con i suoi strumenti.
Nella scuola gli strumenti più efficaci sono la buona volontà dei docenti e la motivazione dei ragazzi. E su queste due caratteristiche bisognerebbe puntare.
Edgar Morin ha introdotto il concetto di relianza, un neologismo che indica l’insieme delle attività volte a contrastare l’allontanamento sociale.
Un brano di Giorgio Gaber -Un bambino- come punto di partenza per una riflessione sul modo di essere adulti e sullo sguardo da riservare ai bambini.
L’estetica è una delle sei dimensioni della conoscenza, ma, per quanto abbia la stessa importanza delle altre, ed anche maggiore, non sempre viene adeguatamente utilizzata nella pratica didattica. La sua promozione aiuterebbe molto anche nell’acquisizione delle finalità di educazione civica.
La sortita del ministro Valditara circa il valore formativo dell’umiliazione la dice lunga su come intenda la scuola, così come la sua proposta di ridurre gli istituti scolastici.
Nella scuola secondaria di primo grado il docente è chiamato primariamente a gestire il passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza e per farlo deve ricorrere e sfruttare la componente emotiva ed affettiva sia propria sia degli alunni.