
Webquest sul dono
Il webquest, termine inglese che letteralmente si traduce in ricerca sul web, è una strategia didattica che sfrutta la predilezione dei ragazzi per le attrezzature informatiche e per la navigazione in rete al fine di proporre contenuti e, soprattutto, per indurli a riflettere su tematiche ritenute importanti. La classica ricerca, in special modo quella su internet, è estremamente dispersiva e, se lasciata libera, non potrebbe certo garantire l’attendibilità delle fonti. Per ovviare a tali inconvenienti la scelta dei siti da consultare è lasciata al docente, ai ragazzi viene lasciato, invece, il compito non certo facile di un utilizzo critico dell’informazione e di una sua coerente rimodulazione per portare a termine il compito a loro assegnato.
Sul sito www.dyndevice.com troviamo questa definizione di webquest: «Il webquest è una strategia didattica che consente agli studenti di ricavare informazioni da Internet tramite un processo guidato dai docenti. In altre parole, il webquest è un metodo di apprendimento orientato alla ricerca e all’indagine, che favorisce il pensiero critico e l’ apprendimento collaborativo».
Nell’infosfera è presente una ridondanza di informazioni di cui una buona percentuale è rappresentata dalle fake news o bufale che dir si voglia. Alcune di queste vengono postate per semplice ignoranza mista a protagonismo (ricordo la frase di Umberto Eco su internet e gli imbecilli), altre con scopi ben più definiti. La guerra tra Russia ed Ucraina si combatte, infatti, anche sul campo dell’informazione o, meglio, della misinformazione e della disinformazione.
Diventa, quindi, dirimente mettere in atto strategie didattiche ed educative in grado di fornire ai ragazzi strumenti utili a discernere le fonti ed a valutare criticamente le numerose informazioni di cui possono disporre.
La strategia del webquest si basa sui principi enunciati dalla teoria pedagogica del costruttivismo in quanto il ragazzo è chiamato a costruire da sé il proprio sapere, cooperando attivamente nel gruppo dei pari. Quest’ultimo aspetto rappresenta un valido aiuto nel gestire e superare efficacemente i conflitti ed a condividere lavoro e risultati, rafforzando, quindi, la sfera relazionale. Gli effetti positivi del webquest vanno quindi a potenziare, come facilmente intuibile, anche le competenze trasversali, le cosiddette soft skill, favorendo, nel contempo, la motivazione, l’autonomia e la capacità di autovalutazione.
Ma vediamo come mettere in pratica la strategia proposta.
Lo svolgimento di tale strategia didattica si articola in sei passaggi:
- Introduzione
- Compito
- Risorse
- Procedimento
- Valutazione
- Conclusione
Introduzione
Il docente deve condividere con la classe la sua proposta educativa per cui la prima fase, necessaria ed imprescindibile, dovrà consistere in una spiegazione dettagliata ed analitica su cosa intenda fare, come intenda farlo, su quale compito sia previsto, ma anche su quali siano gli obiettivi e le finalità che la proposta si prefigge di perseguire.
Il ragazzo deve sapere cosa gli viene chiesto e perché, è opportuno che gli venga lasciato spazio per eventuali critiche perché solo così sentirà la proposta del docente come propria. La conseguenza sarà quella di una maggiore motivazione e di un impegno adeguato.
Compito
Ogni progetto didattico, semplice o complesso che sia, deve essere finalizzato ad un prodotto di qualsivoglia natura. Questo serve a dare un senso al lavoro che si fa, serve a motivare il ragazzo e lo aiuta molto nell’autovalutazione. Conoscendo, infatti, cosa gli si chieda è più facile riflettere e capire se sta procedendo nella giusta direzione oppure se deve modificare la sua attività.
Il compito o consegna può avere forma diversa a seconda dei casi, per cui il docente può richiedere la risoluzione di un problema, una relazione, un video, una presentazione multimediale, un ipertesto, etc.
Risorse
Nel caso del webquest si parte dal presupposto che il ragazzo, ogni ragazzo, abbia libero e completo accesso ad Internet, non solo a scuola ma anche a casa, per cui le risorse si riducono alla sola sitografia fornita dal docente. Quest’ultimo avrà, inoltre, l’accortezza di fornire anche dei criteri da applicare per selezionare eventuali materiali esterni scelti autonomamente dai ragazzi.
Procedimento
Nel caso dei lavori di gruppo, ed il webquest si basa molto su tale metodo, e sulle ricerche in particolare il pericolo maggiore è rappresentato dal perdere il bandolo della matassa, di scivolare sul dolce ed infido pendio della dispersione di forze e di tempo, evenienza che renderebbe molto meno efficaci i loro sforzi ed il loro impegno. Proporre e condividere una strada coerente ed efficace ha l’enorme vantaggio di scongiurare tale pericolo e permettere alla classe di andare spedita verso l’obiettivo.
Valutazione
La valutazione non deve mai essere considerata una semplice appendice terminale del processo educativo e come tale quasi avulsa da esso. Deve, invece, essere condotta come un’attività in grado di permeare tutto il percorso educativo e didattico. Il docente, dopo aver fissato chiaramente e correttamente i criteri di valutazione, illustrerà anche analiticamente e con dovizia di particolari le caratteristiche che debbono contraddistinguere il prodotto finale. In tal modo fornirà agli alunni strumenti necessari ed adeguatamente efficaci per un’idonea e redditizia autovalutazione.
Conclusione
L’atto conclusivo del progetto consiste nella presentazione del prodotto finale. La presentazione può essere un fatto interno alla classe, nel qual caso ogni gruppo presenterà la propria parte al resto della classe, oppure la presentazione può essere rivolta dall’intera classe ad altre classi e/o alle famiglie. In questo ultimo caso molti genitori rimarrebbero non solo orgogliosi dei propri figli ma anche sorpresi nel vedere quanto siano stati capaci di fare. Altra conseguenza sarebbe senz’altro quella di rinforzare la comunicazione scuola-famiglia, cosa che non guasta.
All’interno della classe, dopo la presentazione del lavoro, è indispensabile, per ottenere il massimo del beneficio dal progetto, dedicare un momento di riflessione su quanto fatto, su come lo si è fatto, su come è stato svolto il progetto, sugli effetti percepiti e sulle sensazioni che ha provocato. Questo momento dedicato alla metacognizione è molto importante in quanto permette il rinforzo degli argomenti e dei concetti proposti, nonché a mettere in luce punti di forza e criticità essenziali per un continuo ed efficace miglioramento.
Ma ora passiamo alla pratica.
WebQuest: Solidarietà e dono
Introduzione
La medicina moderna fa sempre più uso del sangue e degli emoderivati per curare in modo sempre più efficace molte malattie, basti pensare all’anemia mediterranea o alle patologie di tipo oncologico. Tali prodotti, però, possono essere forniti soltanto dall’uomo, cioè l’unica strada per approvvigionarsi di tali farmaci salva-vita è la donazione di sangue. In Italia la donazione è esclusivamente volontaria e gratuita per cui bisogna promuovere e potenziare la cultura della solidarietà e del dono. Ragionamento analogo vale per la donazione di midollo osseo, degli organi e del sangue cordonale.
Compito
Si propone di stilare un ipertesto in cui vengano spiegate le ragioni per cui è necessario donare, ma anche gli effetti e le conseguenze che la donazione di sangue ha sul donatore, sia dal punto di vista della salute sia dal punto di vista della cittadinanza attiva. Una parte andrà dedicata anche a come si svolge la donazione ed alle caratteristiche che rendono un individuo idoneo alla donazione. L’ipertesto dovrà anche contenere i dati relativi alla raccolta di sangue ed al consumo, sia di globuli rossi, sia di plasma che degli altri emocomponenti a livello locale ed a livello nazionale. È bene corredare l’ipertesto con una o più mappe concettuali.
Risorse
Per stilare l’ipertesto ci si può servire di programmi di video scrittura (MS-Word ®) o di programmi per la produzione di presentazioni multimediali (MS-PowerPoint ®) entrambi molto diffusi nelle scuole. Per la creazione della/e mappa/e concettuale/i si consiglia l’utilizzo di cMapTools.
Sitografia
- avis.it
- centronazionalesangue.it
- https://www.donailsangue.salute.gov.it/donaresangue/homeCns.jsp
- https://www.donareilsangue.it/
- https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/cardiologia/donazione-di-sangue-ecco-perche-serve-ed-e-gratuita
Procedimento
Dopo aver spiegato il perché di tale proposta e le implicazioni connesse a tale semplice ed importante gesto, il docente avrà cura di spiegare come procedere.
- La classe andrà divisa in gruppi di 3-4 alunni ciascuno.
- Ad ogni gruppo verrà assegnata una parte del compito globale, specificando in dettaglio cosa e come fare.
- Illustrare brevemente i siti consigliati, lasciando che ogni gruppo si concentri su quelli che sono più strumentali al suo compito.
- Sarebbe molto opportuno creare un semplice sistema per poter scambiare velocemente e senza intermediari i propri contributi con il resto del gruppo. Ci si potrebbe servire di un indirizzo e-mail creato per l’occasione o, ancora meglio, utilizzare qualche software (gratuito) di condivisione di file. Si potrebbe fare ricorso a Dropbox ® il cui utilizzo è molto semplice. Funziona come una cartella condivisa in cui i vari utenti possono attingere e memorizzare file di ogni tipo. Tale software mette gratuitamente a disposizione uno spazio di 2 Gigabyte, ben più che sufficiente per le nostre finalità.
- È opportuno e strumentale alla buona riuscita indicare un referente per ogni gruppo.
Valutazione
Il docente deve avere ben chiaro quali obiettivi vuole raggiungere e quali competenze vuol far acquisire alla classe. Per quanto concerne le competenze trasversali di tipo relazionale avrà cura di monitorare costantemente il modo di approcciarsi e di relazionarsi dei singoli alunni. Sul fronte del compito finale, invece, sarà sua cura fissare dei criteri chiari e condivisi con la classe sulle caratteristiche del compito finale -l’ipertesto- in modo da facilitare l’autovalutazione.
Conclusione
L’organizzazione della presentazione finale, in qualunque modo essa venga fatta, non deve essere lasciata al caso ma deve essere pensata come una prosecuzione del lavoro, un ulteriore tassello del processo di insegnamento-apprendimento.
Il percorso non termina con la presentazione del compito finale, ma l’ultimo atto deve essere una riflessione comune sul percorso effettuato, mettendo in evidenza punti di forza e criticità in modo da potersi migliorare.
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- Il webquest
- Competenze di cittadinanza
Piccola sitografia
- http://www.dyndevice.com/it
- http://www.digitrete.altervista.org/il-webquest
- https://www.youtube.com/watch?v=4saau0D-aSQ
- https://www.youtube.com/watch?v=YKKeGEzZf_I
- https://www.youtube.com/watch?v=egfm0kN_5pI
- http://forum.indire.it/repository_cms/working/export/6057/3.html
- https://www.hubscuola.it/didatticaadistanza/buonepratiche/6_web_quest.pdf
- manuale di ToolBook
- Manuale Amico 4.0