Ancora uno strumento per la DaD

Ancora uno strumento per la DaD

6 Settembre 2021 0 Di giuseppe perpiglia

All’orizzonte si profilano le elezioni ed i sondaggi cominciano a spuntare con rinnovata energia, pullulano sfornando dati su questo e su quello.

Con la DaD attività assimilabile ai sondaggi telematici, questi ultimi hanno acquisito una certa presa anche nella scuola. Non che prima non si usassero, ma si trattava “solo” di test a risposta chiusa, meno frequentemente a risposta aperta, per saggiare l’acquisizione dei contenuti proposti. Una semplice verifica in ambito cognitivo. Qualche docente si spingeva a riportare domande e risposte in una tabella a doppia entrata da gestire con un foglio di calcolo per avere risultati, a volte corredati di percentuali, sul singolo alunno e sul gruppo classe, magari il tutto arricchito anche da un bel grafico a colori sgargianti.

La pandemia, che sembra stia finalmente regredendo, o forse no, ci ha costretti a lavorare da remoto trasformando il rapporto umano in un’interfaccia spersonalizzante costituita da un monitor e da una tastiera. Tante abitudini che costituivano il normale bagaglio della nostra quotidianità siamo stati costretti ad abbandonarle dall’oggi al domani, dovendoci rivolgere ad altri strumenti e ad altre attività. Molti docenti, non potendo più fare la classica lezione frontale nella modalità canonica, hanno rivolto la loro attenzione alle presentazioni multimediali per cercare di catturare più efficacemente e più a lungo l’attenzione dei ragazzi. Rimaneva, comunque, il problema relativo all’acquisizione del necessario feedback. Come capire se i ragazzi avevano seguito e capito? Come tenere desta l’attenzione per tutto il tempo? Era un problema che sembrava di difficile soluzione, forse addirittura impossibile. I test somministrati non potevano non prevedere uno sfasamento tra somministrazione e risposta per cui risultavano avere un significato molto relativo a causa del cheating, quello che una volta si chiamava copiare e suggerire.

Nella mia attività di formatore per i giovani del servizio civile mi sono imbattuto in un software che sembra molto efficace nel dare una risposta ai problemi appena menzionati. Io l’ho trovato molto rispondente alle mie necessità ed ho deciso di proporvelo.

Il software si chiama polleverywhere  e per utilizzarlo basta accedere al sito www.polleverywhere.com. Che tale piattaforma si occupi di sondaggi lo evince già dal nome (poll, sta per sondaggio, mentre everywhere sta per ovunque). Qualcuno leggermente più smaliziato in ambito informatico, qualche smanettone della rete, i famosi leoni da tastiera, dirà: «Di questi programmi ve ne sono un’infinità. Non ci stai proponendo niente di nuovo». È vero! E probabilmente anche sul nuovo si possono avere delle riserve, però polleverywhere ha delle caratteristiche che ho molto apprezzato. Non mi resta, quindi, che illustrare cosa me lo ha fatto notare prima e proporre adesso.

Le caratteristiche che trovo positive sono diverse. Ma andiamo con ordine. Come per tantissimi altri software, anche in questo caso esiste una versione base completamente gratuita che va più che bene per un uso saltuario quale potrebbe essere quello in ambito scolastico. Altra caratteristica comune è quella di doversi registrare in modo da poter gestire il proprio spazio personale al fine di memorizzare i questionari prodotti. Dopo la registrazione, il software si preoccupa di creare un link personale a cui i partecipanti al sondaggio o al test potranno collegarsi per poter rispondere ai quesiti ed ai test che abbiamo preparato per i nostri alunni o per i nostri corsisti.

La tipologia di test proposti è abbastanza ampia, ma in questa sede ve ne proporrò soltanto tre.

Scelta multipla            Il presentatore propone una domanda ed il partecipante è chiamato a scegliere tra un ventaglio di risposte. Diventerebbe molto limitativo inserire una risposta corretta tra risposte errate o addirittura inverosimili. È molto meglio, a seconda dell’argomento trattato, a mio modesto parere, proporre una serie di risposte plausibili, tali da poterle ritenere tutte corrette, ma che mettano in luce aspetti diversi legati alla questione posta dalla domanda. Una volta ottenuti i dati, sarà cura del presentatore aiutare i ragazzi o i partecipanti a riflettere sulle varie risposte. Diventa, in tal modo, una ulteriore occasione di apprendimento e potenzia, anche, lo spirito critico. Il punto saliente è che, in tempo reale, viene aggiornato un istogramma con le percentuali relative alle varie risposte.

Nuvole di parole          I singoli termini inviati dai partecipanti vengono visualizzati sullo schermo del presentatore, ed anche dei partecipanti se questo è condiviso, formando, appunto, una “nuvola di parole”. Questa tipologia di test può essere utilizzata, per esempio, per fornire ulteriori spiegazioni sull’argomento della lezione. Basta porre la domanda nella forma: «Qualche cosa non vi è chiara? Indicatelo con una sola parola». Anche in questo caso, si prende spunto dalle varie parole inviate dai partecipanti per fugare dubbi e perplessità.

immagini cliccabili       È possibile scegliere un’immagine e dare la risposta cliccandovi sopra nella parte ritenuta corretta. Questa opzione risulta molto utile, ad esempio,  in geografia, in storia oppure in scienze.

Il grande vantaggio di questo software, la caratteristica per certi versi peculiare, è la sua perfetta integrabilità con il software per creare presentazioni multimediali della MicroSoft Inc ®, il noto PowerPoint ®. Questo software è molto diffuso anche grazie alla sua facilità d’uso. Al fine di integrare PowerPoint e polleverywhere, basta scaricare, sempre gratuitamente, l’add-on (indica una qualche aggiunta) PollEv.exe ed installarlo sul proprio computer, dove dovrà essere, ovviamente, installato anche PowerPoint. Dopo l’installazione dell’add-on, mandando in esecuzione PowerPoint si potrà notare, nella barra superiore dei comandi, la nuova opzione indicata con il termine polleverywhere. Nel corso della presentazione, in punti scelti dal presentatore, si possono inserire (polleverywhere > insert > activity) le attività, cioè i quesiti preparati con polleverywhere.

Durante la modalità Presentazione di PowerPoint, giunti alla diapositiva con l’attività prevista i partecipanti sono invitati a collegarsi al sito indicato sulla diapositiva stessa per inviare la relativa e personale risposta. Man mano che vengono date le risposte, sullo schermo del presentatore verrà aggiornata, praticamente in tempo reale, la situazione di tutto il gruppo dei partecipanti. Proseguendo nella presentazione, se si incontra un’altra diapositiva dello stesso genere, sul sito delle risposte verrà automaticamente proposta la domanda relativa. Nel caso ciò non succedesse, è sufficiente che l’alunno sul suo personal computer, sul suo telefonino e sul suo tablet, ricarichi la pagina.

Il programma permette, ad ogni buon conto, di visualizzare l’elenco dei partecipanti.

Nella versione base, quella gratuita per intenderci, c’è la limitazione ad un massimo di 25 partecipanti, limite che, nel caso di una classe, è praticamente ininfluente. Vi sono, inoltre, ulteriori limitazioni di ben poco conto per l’uso in ambiente scolastico.

In conclusione, mi sembra uno strumento degno di nota. Non si tratta certo della panacea per tutti i problemi connessi alla DaD, ma è sicuramente uno strumento da approfondire e da utilizzare almeno una volta.

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