
Stili di vita
Spesso e da tempo si sente parlare di stile di vita, ma ben poche volte ne è stata data una definizione soddisfacente. Infatti, nella quale totalità dei casi, se si chiede cosa sia lo stile di vita, ci si ferma ad una corretta alimentazione, cosa di per sé importante, ma non certo esaustiva. Per sopperire ad una mia curiosità e ad una mia lacuna sono andato a dissetarmi alla moderna e pervasiva fonte del sapere contemporaneo: la rete. Ebbene, ho trovato quel che cercavo ed ora mi piace condividerlo con voi.
Il concetto di stile di vita non è certo cosa nuova, infatti già nel 1753 tale De Buffon alla domanda: «Cos’è lo stile?» rispose «È l’uomo stesso», mentre per Schopenhauer lo stile sarebbe la fisionomia dello spirito. Ancora, Oscar Wilde affermava che «non c’è arte senza stile».
Lo stile di vita, quindi, non è un atteggiamento ma è l’uomo reale nella sua configurazione olistica, completa e compiuta, in quanto comprende corpo e spirito, razionalità e sentimento. Dove manca lo stile regnano il caos ed il vuoto. In genere, ognuno di noi ha uno stile più o meno chiaro e definito, ma, spesso, non ne ha consapevolezza. È bene. Allora, fermarsi a riflettere sul proprio stile di vita per dare nuova linfa e nuovo impulso al nostro modo di essere ed al nostro modo di esserci. I risultati, sicuramente, ci stupiranno.
Un adeguato stile di vita è capace di creare attorno alla persona una specie di aura che emana dalla sua spiritualità, dalla sua vita interiore. Tale aura si esprime nei gesti, nel modo di relazionarsi con le cose e con le persone. Essa si manifesta, ovviamente, anche nel modo in cui ci si nutre. Il mangiare, infatti, dovrebbe essere un atto umanizzato ed umanizzante, scevro da predazione e da consumismo. Tutto il contrario di quello che ci capita di vedere e magari anche di fare. Spesso, nel proporre ai nostri ragazzi un corretto stile di vita, ci fermiamo alla sola proposta di una dieta che non provochi danni organici, oppure a raccomandarci di fuggire dalle tante sostanze naturali e, più frequentemente, artificiali che portano ad un danno psichico e/o fisico, senza mettere nel giusto risalto le motivazioni psicologiche che debbono sostenere la loro scelta. È fuor di dubbio che è molto più facile imboccare e seguire la falsa scorciatoia che porta, ad esempio, all’alimento che più piace o che è più gradevole o più appetibile in quel momento. È altrettanto vero, però, che è necessario fare delle scelte, o delle rinunce, più oculate ed in grado di dare migliori e più efficaci conseguenze nel lungo periodo. Mi viene in mente, con un po’ di nostalgia, il buon caro Pinocchio che si lascia abbindolare e fuorviare dall’amico Lucignolo con le conseguenze che ben sappiamo.
Allora, quando ci apprestiamo a parlare di stili di vita ai nostri ragazzi dobbiamo avere ben chiaro cosa vogliamo proporre e come. Vogliano proporre uno stile di vita o una mera dieta alimentare? Vogliamo proporre un atteggiamento effimero e superficiale oppure una vita basata su un diverso paradigma comportamentale? Una dieta corretta ed attenta a cosa ingurgitiamo fa parte sicuramente di un corretto stile di vita, ma non rappresenta, di per sé, tutto lo stile di vita. In realtà una corretta alimentazione è una conseguenza di un corretto stile di vita. È solo la parte di un tutto ben più coinvolgente ed impegnativo. Lo stile di vita è la conseguenza di una serie di principi che poggiano su solide basi cognitive ed ancora di più su basi motivazionali altrettanto solide.
Una bella espressione di Enzo Bianchi, ripresa da La Repubblica dell’11 novembre 2019 penso possa rendere molto bene il senso del concetto appena espresso, per cui la condivido ben volentieri con voi: «Lo stile è l’epifania della cella più segreta dell’uomo: il cuore. È il chiarore che si irradia dal fuoco che ognuno fa ardere in sé. Sono poche le persone che arrivano ad avere un loro stile di vita, ma quando le si incontra si sente in loro un’autorevolezza, un’affidabilità, un’attrazione e quindi si è spinti a cercarle, ad incontrarle, ad ascoltarle, addirittura al solo vederle».
Si pensi ai tanti grandi personaggi di oggi e di ieri: la beata Madre Teresa di Calcutta, San Giovanni Paolo II, John Fitzgerald Kennedy, Martin Luther King, il mahatma Gandhi e tanti altri ancora.
Lo stile, esercitato con le consapevolezze appena illustrate, si rende manifesto con il modo con cui si guarda il mondo, sul modo come lo si sente e con il modo con cui lo si affronta. Assumere uno stile, però, non è cosa semplice è tanto meno veloce. Abbisogna, infatti di vigilanza, di applicazione, di consapevolezza e di tempo, tanto tempo. È necessario vigilare su di sé, avere cura del proprio corpo così come della propria vita interiore, esercitarsi nella responsabilità di senso verso l’altro. E bisogna farlo con continuità. Lo stile, infatti, non può essere episodico, ma deve diventare un habitus, deve essere acquisito come modus vivendi.
Genitori e docenti devono fare di tutto, perché estremamente necessario ed importante, affinché i giovani trovino ed acquisiscano uno stile di vita adeguato. In caso contrario, infatti, tenderebbero a cadere facilmente in un nichilismo senza senso, con le conseguenze che si leggono giornalmente sui quotidiani. Acquisire uno stile e viverlo in ogni gesto quotidiano permetterebbe loro di lottare contro il disagio, contro il degrado, la negligenza e la barbarie.
Tutta la teoria appena enunciata ha però, bisogno, di essere traslata nella realtà. Cominciamo dal proporre corrette abitudini alimentari ed un’altrettanta corretta attività fisica, ma anche a proporre atteggiamenti e comportamenti adeguati. Per evitare di cadere in un formalismo di facciata che ne riduce drasticamente la valenza educativa e formativa, bisogna sempre riflettere ed essere consapevoli delle azioni che stiamo mettendo in essere per ricordare e rinverdire il significato profondo, direi quasi ermeneutico, che ci spinge a comportarci in un certo modo piuttosto che in un altro.
Alimentazione
- Scegliere cibi nutrienti e che abbiano un ridotto apporto di grassi saturi. Imparare, quindi, a leggere le etichette per controllare la composizione dei vari prodotti. In tal modo terremo a bada colesterolo e trigliceridi che attentano al corretto funzionamento e riducono la vita del nostro sistema cardio-vascolare.
- Assumere alimenti che contengono adeguati livelli di grassi buoni, quali acidi grassi, omega-3, grassi monoinsaturi e polinsaturi che sono eccellenti alleati nel mantenere puliti e pervi i nostri vasi sanguigni.
- Scegliere alimenti a basso contenuto di zuccheri ed evitare prodotti preparati con farine e cerali raffinati. Limitare, quindi, le varie merendine, ma anche bevande ad elevato tasso zuccherino, preferendo succhi di frutta fresca, ma anche frutta e verdura di stagione.
- È bene evitare i cibi già pronti, ma preferire un’alimentazione varia e completa.
- Se necessario si può fare ricorso, in modo razionale, agli integratori di vitamine e sali minerali.
Attività fisica
Prima di iniziare una sessione di esercizi, fare dello stretching e, al termine, eseguire degli esercizi defaticanti.
- Eseguire sessioni di esercizi per circa un’ora alternando esercizi cardiaci ed esercizi di forza. I primi sono raggruppati nel termine cardio fitness e sono rappresentati dalla corsa, dalla passeggiata veloce, dal nuoto, dalla bicicletta. Si tratta di esercizi che tendono ad incrementare la resistenza. In realtà studi recenti avrebbero dimostrato che gli esercizi di forza sono indicati anche per mantenere in buona efficienza anche il cuore per una serie di ragioni. Infatti, più i muscoli lavorano e maggiore è la richiesta di ossigeno nel sangue. È chiaro, quindi, che durante tale tipologia di esercizi il cuore deve adeguare la sua capacità al ritmo imposto dalle strutture muscolari. Anche se è vero che l’attività di cardio fitness migliora la resistenza, ed a questo aspetto associamo un maggiore consumo di calorie e di riflesso anche di grassi, è possibile dimostrare che il modo più efficace di ottenere tali risultati è l’allenamento per la forza. In particolare agendo sulla leva della intensità, si ottengono tre importantissimi effetti:
- Rilascio di adrenalina che favorisce la dilatazione delle arterie nei muscoli, per una maggiore portata.
- Abbassamento della resistenza vascolare periferica che permette una migliore e più efficiente distribuzione del sangue in tutto il sistema corpo (aumento della gittata cardiaca)
- Le forti contrazioni muscolari collegate alla intensità aumentano il flusso di ritorno venoso al cuore, con indubbi benefici.
- Dedicare almeno 30 minuti al giorno ad una corsetta o ad una passeggiata a passo sostenuto.
- Rammentarsi che l’esercizio fisico regolare rafforza le difese immunitarie.
- Il movimento, infine, rende la mente più attiva e lucida ed ha anche effetti positivi sull’umore.