
Storicizzare in digitale
Stiller è un’app che permette di documentare le attività didattiche e non solo.
L’uso dello smartphone a scuola è stato, ed è tuttora, al centro di molte polemiche e di molte discussioni tra chi lo vede come un potente distrattore e chi lo vede come la panacea in grado di superare tutti i mali della scuola.
In modo molto meno prosaico, ma forse più razionale e realistico, lo smartphone, così come l’iPhone e l’iPad, sono solo strumenti che devono essere valutati, non in quanto tali, ma in base all’uso che sappiamo farne.
Uno dei tanti punti critici della scuola è proprio la mancata storicizzazione delle proprie attività. Documentare e conservare traccia delle attività svolte e dei risultati conseguiti aiuta a costruire la propria identità ed a riflettere su quanto fatto per meglio progettare le attività future. È un processo in grado di dare un senso al proprio ruolo. Inoltre, il documentare in modo intelligente richiede una riflessione sul proprio operato e sulle proprie scelte, il che richiede un processo metacognitivo che sedimenta e rinforza la propria professionalità e l’apprendimento dei ragazzi.
Lo strumento di documentazione che vi propongo oggi è un’app gratuita – Steller – disponibile sia per Android, sia per IOS. Basta scaricarla dal proprio App Store. Si tratta di un software che permette di impaginare foto, video e testo per raccontare una storia, documentare, ed eventualmente pubblicare, un’attività o un evento tra i tanti messi in campo dalle scuole. Si pensi ad un’attività di laboratorio, ad un viaggio di istruzione, ad uno spettacolo teatrale, …
L’app Steller, inoltre, è utile per promuovere la media education perché può benissimo essere utilizzato anche per insegnare e mostrare un uso formativo e creativo degli strumenti informatici da parte dei ragazzi. È, ancora, quasi inutile sottolineare l’importanza che può rivestire nel campo delle discipline letterarie se utilizzata per lo storytelling. Lo strumento che sto presentando si presta, ancora, a creare storie con la Storia, per esempio, invitando i ragazzi a mettere in sequenza gli eventi storici studiati arricchendoli con immagini, filmati, suoni e testi scovati sulla rete. O, ancora, a creare storie realistiche o completamente fantastiche con i personaggi studiati sui libri.
Un buon video tutorial è presente sul sito www.designdidattico.com/2019/04. Sullo stesso sito viene presentato un’altra web app – Storyweaver – particolarmente indicata per la scuola dell’infanzia e la primaria e facilita molto l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue. Ho volutamente tralasciato un altro classico –StoryBird- perché divenuta a pagamento.
L’app Steller permette di creare storie multi-pagina molto belle ed anche abbastanza complesse con estrema facilità. Infatti, mette a disposizione temi diversi, tutti molto interessanti ed intriganti, nuovi font, nuovi colori, nonché mappe e box di testo, tutti strumenti che rendono ancora più movimentate le storie che si vogliono raccontare.
Le storie create possono essere condivise molto facilmente, in modo simile a quanto avviene con Instagram, Facebook e Pinterest. L’app Steller permette, inoltre, di incorporare le storie create sul vostro blog o sul vostro sito. Questa opportunità potrebbe essere sfruttata per far vedere alle famiglie le attività che la scuola propone ai suoi alunni ed ai loro figli. Questa opportunità potrebbe essere molto utile per creare una comunicazione più stretta tra scuola e famiglia, cosa molto importante in questi tempi.
Per trarre ispirazione, è possibile rivolgersi alle innumerevoli storie presenti sul web scritte da narratori di tutto il mondo, in italiano e non solo.
Per rendere più vivo e più efficace il processo di insegnamento-apprendimento bisogna uscire dagli schemi e non aver paura di utilizzare strumenti nuovi ed innovativi, molto più vicini alla realtà dei nostri studenti.