
Libri gratis
L’amministrazione comunale di Gasperina, piccolo centro in provincia di Catanzaro, ha licenziato una delibera per la fornitura gratuita dei libri di testo anche agli alunni della prima classe della scuola secondaria di primo grado. Il comune di Miglierina conta solo 751 abitanti ma nel suo plesso scolastico afferiscono anche gli alunni del comune di Amato, limitrofo, che conta 827 abitanti. La spesa che l’amministrazione dovrà sostenere non è certo irrisoria, dal momento che per ogni alunno che si appresta ad intraprendere il percorso della scuola secondaria di primo grado, la spesa prevista per l’acquisto dei libri di testo oscilla tra i 400 ed i 450 €. Si tratta di un aiuto concreto e tangibile a bilanci familiari presumibilmente non molto floridi, data la situazione socio-economica italiana e calabrese in particolare. Per le stesse ragioni, e con facile intuizione, ben poco floride saranno le casse dell’amministrazione comunale. Nei comuni di Miglierina e di Amato tutti gli alunni avranno i loro bei libri di testo sin dall’inizio delle attività didattiche, e questa non è cosa da poco.
Ma l’implicazione sicuramente più importante, a parere di un docente in quiescenza, è la spinta al processo di responsabilizzazione e di maturazione sociale che ne può derivare agli alunni. Essi devono prendere consapevolezza, ed in questo devono essere aiutati e guidati dai docenti e dalla famiglia, che i loro libri in realtà loro non sono perché il prossimo anno saranno utilizzati da coloro che verranno dopo di loro. Inoltre, sempre con l’aiuto di scuola e famiglia, devono essere aiutati a vedere in questo semplice gesto la vicinanza dello Stato, seppure nelle più modeste vesti dell’amministrazione comunale. Altro aspetto importante, che scola e famiglia devono mettere in adeguata luce, è il concetto di bene comune, locuzione mai tanto utilizzata come oggi e mai tanto disattesa.
Devono, quindi, entrare in ballo anche la scuola e la famiglia affinché questo piccolo grande gesto dell’amministrazione, già di per sé importante e significativo, acquisisca ancora maggiore senso e spessore.
La famiglia potrebbe prendere spunto da tale iniziativa, inoltre, per spiegare ai propri figli che l’autorità non è la controparte, non è solo quell’istituzione che impone le tasse per dei servizi che a volte non sono adeguati o sono addirittura assenti. Essa è, o dovrebbe essere, soprattutto l’istituzione che si fa carico dei problemi dei cittadini. In questo modo, anche una iniziativa così apparentemente isolata ed avulsa da tutto il resto, può creare coesione sociale.
La scuola, dalla sua parte, deve aiutare i ragazzi a prendere consapevolezza che i loro atteggiamenti ed i loro comportamenti, a partire dalla cura che avranno per le cose proprie o altrui, avranno una ripercussione diretta sui ragazzi che siederanno su quegli stessi banchi l’anno prossimo. In tal modo si aumenta la responsabilizzazione e si fa intendere al giovane che è parte di una comunità e che l’azione del singolo si ripercuote sulla comunità stessa. Ancora. Lo stesso soggetto può essere, in tempi diversi ma molto vicini, soggetto ed oggetto delle attenzioni ed i suoi comportamenti virtuosi finiranno per ripercuotersi, positivamente, anche su sé stesso.
La delibera del comune di Gasperina acquista, quindi, senso e spessore se vi prendono parte in modo attivo e propositivo, nel rispetto dei rispettivi ruoli, la scuola e la famiglia. È un’ulteriore, per quanto pleonastica, dimostrazione che i risultati migliori e le strategie più efficaci sono resi possibili quando si lavora in rete, quando più soggetti condividono obiettivi comuni ed ognuno si adopera per fare in modo da raggiungerli al meglio.