Il bilancio sociale: per chi?

Il bilancio sociale: per chi?

31 Agosto 2018 0 Di giuseppe perpiglia

In parte, a tale domanda è stata già data risposta nelle pagine precedenti. I destinatari del bilancio sociale, genericamente indicati con il termine inglese di stakeholder (portatori di interesse) sono diversi e vengono rappresentati schematicamente, con le relative priorità, nello schema sottostante.

Iniziamo dal livello più interno costituito dal personale dell’istituzione scolastica. I docenti e tutti gli altri operatori, qualunque sia la loro funzione ed il loro ruolo non possono se non trarre beneficio da un serio processo di confronto con tutte le altre parti interessate e di autovalutazione critica ed attenta. In tal modo è possibile mettere a fuoco e prendere consapevolezza dei punti di forza e delle criticità. Questa acquisizione di consapevolezza permette di potenziare i primi e di superare le seconde.

Il bilancio sociale è anche un documento di grande importanza per la dirigenza perché porta alla riflessione sulle finalità, sui progetti, sugli obiettivi, ma anche sulle risorse e sulla loro più congrua ed efficace allocazione, strettamente connessa ai primi. Porta a riflettere, in modo non autoreferenziale, sia sui risultati (output) sia, cosa ancora più importante, sugli effetti e sulle ricadute (out come) provocati dalle scelte effettuate e dalle attività poste in essere. Il bilancio sociale permette alla dirigenza di avere uno sguardo d’insieme dinamico sulla situazione iniziale (risorse e richieste dell’utenza), su quella in itinere (attività svolte) e su quella che si vorrebbe realizzare (obiettivi).

Subito dopo la cerchia più prossima all’istituzione, troviamo l’utenza diretta: gli studenti, le studentesse e le relative famiglie. I decreti delegati si apprestano a festeggiare il mezzo secolo di vita, ma non hanno ancora raggiunto pienamente lo scopo per cui sono stati emanati. Persiste tuttora una netta diversità di vedute tra scuola e famiglia, diversità che non si riesce a portare a sintesi. Il bilancio sociale è una grande occasione, se affiancato al buon senso, alla sincerità delle intenzioni ed alla voglia, da entrambe le parti, di mettere in atto un confronto serio ed aperto, per costruire una relazione efficace tanto per la scuola quanto per la famiglia. Per la scuola perché renderebbe più efficace la sua azione e porterebbe ad un linguaggio condiviso con la famiglia dal che potrebbe scaturire una maggiore incisività dell’azione didattica, con adeguata gratificazione professionale. Per la famiglia perché vedrebbe accolte le sue richieste, non sempre fuori luogo, sentendosi veramente coinvolta nel processo formativo dei propri figli. Il rapporto che si verrebbe a creare sarebbe a tutto vantaggio sia dei docenti sia delle famiglie ma, cosa ancora più importante, degli alunni.

Il bilancio sociale, per quanto detto, parte dalla situazione locale per finalizzare la sua azione nell’ottica di una visione generale che va ben oltre i confini dell’aula e dell’istituzione scolastica per approdare al sistema nazionale di istruzione e formazione.

Allontanandoci di un altro livello dal centro troviamo gli enti locali ed i diversi attori sociali che gravitano sullo stesso territorio.

Il bilancio sociale si confronta anche con questo punto di vista generale. Più volte, nei documenti normativi, si incontra il termine comparabilità. Ebbene, ogni istituzione scolastica è un tassello, una tessera, del puzzle rappresentato dal sistema nazionale di istruzione e formazione, il quale deve garantire, e fornire, servizi standardizzati e sovrapponibili su tutto il territorio nazionale. Quindi, accano alla necessaria presenza di una parte dedicata alla specificità caratterizzante la singola istituzione, ci deve anche essere una parte, parimenti importante, che permetta agli stakeholder, a qualsiasi livello, di effettuare un confronto tra istituzioni diverse. A tal fine non può certo bastare il sistema nazionale di valutazione standardizzata messo in atto tramite le prove INVALSI. La comparabilità è importante anche perché permette un confronto costruttivo tra istituzioni scolastiche che insistono sullo stesso territorio o su territori diversi, aumentando la consapevolezza della propria identità, con le proprie eccellenze e le proprie criticità.

Capitoli già pubblicati:
Il bilancio sociale: Introduzione
Il bilancio sociale: cos’é?
Il bilancio sociale: perché?
Il bilancio sociale: come?
Conclusioni
Alcuni esempi
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