
Gli scacchi
Un progetto ben riuscito
“Anche un pedone può dare scacco matto”
di Rosanna Canino
Il progetto è stato sviluppato dalle classi IV –A-B-D e dalla V D, dell’istituto
comprensivo di Mangone – Grimaldi in collaborazione con gli studenti tirocinanti del V anno del corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria.
Ogni lezione è stata articolata in cinque momenti:
- Esposizione teorica su scacchiera multimediale ed esercitazioni;
- Partite simulate presso l’Università della Calabria con i bimbi che hanno impersonato i vari “pezzi”.
- Partite tra gli allievi (individuali e a squadre) sotto la supervisione degli istruttori-educatori con verifica della correttezza delle mosse e del comportamento.
- Quiz e problemi scacchistici da risolvere singolarmente o in gruppi
- Movimenti del gioco con tecniche psico-motorie.
La realizzazione di questo progetto educativo, legato alla teoria della mente, ha puntato a concretizzare un percorso di crescita, cognitivo e relazionale. L’inserimento della pratica del gioco degli scacchi attuato con le classi di plessi diversi ha permesso di:
- educare alle regole e al senso sociale e di comunità;
- stimolare il pensiero e la libera espressione responsabile come valore in sé, al di là delle competenze scacchistiche acquisite;
- educare al piacere dell’impegno mentale;
- favorire il rispetto per gli altri, abituare ad accettare e ad affrontare le difficoltà quotidiane;
- favorire i rapporti tra i pari nel gruppo per la socializzazione e l’arricchimento personale;
- accrescere il senso critico ed autocritico (valutazione ed autovalutazione simbolica);
- sviluppare gradualmente le capacità di analisi, valutazione, sintesi e organizzazione delle attività e degli interessi personali.
- creare una continuità educativa e valoriale scuola-famiglia (genitori, nonni, fratelli, parenti);
- favorire l’integrazione della disabilità e delle diverse etnie.