Delitto e castigo
26 Marzo 2023Il docente deve avere sempre ben chiara la situazione in essere per cui deve dedicare tutto il tempo e l’attenzione necessari al controllo ed al monitoraggio delle attività didattiche.
Condividere è crescere insieme
Il docente deve avere sempre ben chiara la situazione in essere per cui deve dedicare tutto il tempo e l’attenzione necessari al controllo ed al monitoraggio delle attività didattiche.
Nella scuola gli strumenti più efficaci sono la buona volontà dei docenti e la motivazione dei ragazzi. E su queste due caratteristiche bisognerebbe puntare.
Edgar Morin ha introdotto il concetto di relianza, un neologismo che indica l’insieme delle attività volte a contrastare l’allontanamento sociale.
Vengono proposti alcuni oggetti didattici che è possibile trovare sul questo blog. In particolare, due ipertesti: il primo sui criteri di divisibilità ed il secondo sulle piante aromatiche.
Un brano di Giorgio Gaber -Un bambino- come punto di partenza per una riflessione sul modo di essere adulti e sullo sguardo da riservare ai bambini.
L’estetica è una delle sei dimensioni della conoscenza, ma, per quanto abbia la stessa importanza delle altre, ed anche maggiore, non sempre viene adeguatamente utilizzata nella pratica didattica. La sua promozione aiuterebbe molto anche nell’acquisizione delle finalità di educazione civica.
La sortita del ministro Valditara circa il valore formativo dell’umiliazione la dice lunga su come intenda la scuola, così come la sua proposta di ridurre gli istituti scolastici.
È la riproposizione del capitolo Le unità di apprendimento tratto dal volume Il curricolo verticale alla luce delle Indicazioni nazionali 2012 scritto dal curatore e scaricabile gratuitamente da questo blog. Dalla stessa pagina è possibile scaricare, sempre gratuitamente, altri lavori.
Un ragazzo, in classe, spara dei pallini con una pistola ad aria compressa alla docente che da vittima diventa colpevole perché non avrebbe instaurato una relazione empatica.
Nella scuola secondaria di primo grado il docente è chiamato primariamente a gestire il passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza e per farlo deve ricorrere e sfruttare la componente emotiva ed affettiva sia propria sia degli alunni.